Divina Commedia: Inferno, Canto III



3
“Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
“Attraverso me si entra nella città del dolore,
attraverso me si va nel dolore eterno,
attraverso me si va tra le anime perdute (dannati).


6
Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e ’l primo amore.
La giustizia ha fatto agire il mio alto Creatore (Dio):
mi hanno costruito la potestà divina (Padre),
la somma sapienza (Figlio) e il primo amore (Spirito Santo).


9
Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate”.
Prima di me non fu creato nulla,
se non eterno, e io durerò eternamente.
Lasciate ogni speranza, voi che entrate qui”.


12
Queste parole di colore oscuro
vid’io scritte al sommo d’una porta;
per ch’io: «Maestro, il senso lor m’è duro».
Io vidi queste parole scritte con colore (o senso)
oscuro in cima a una porta, per cui dissi:
«Maestro, non ne capisco il senso».

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